Tecniche specifiche per un trattamento più efficace
Per le diverse aree del corpo agisco con manovre specifiche, che rendono il trattamento più efficace e soprattutto che permettono di ottimizzare il lavoro sul paziente. Maggiore è la personalizzazione nell’esecuzione delle manovre, migliore risulta il rendimento al termine del lavoro. Presso il mio studio di osteopatia a Cantù, in provincia di Como suddivido gli interventi osteopatici in quattro insiemi principali.
Strutturale
Le tecniche osteopatiche muscolo-scheletriche hanno efficacia terapeutica per molti disturbi, tra i più comuni vi sono mal di schiena o di collo, ma in generale ogni dolore articolare, muscolare o scheletrico può trarre sollievo. Queste tecniche mirano a ripristinare la corretta mobilità della struttura ossea, muscolare e articolare in seguito ad alterazioni di mobilità e di funzione delle strutture stesse.
Tendenzialmente l’osteopata interviene con movimenti rapidi e molto precisi sul punto esatto dove è localizzata l’area da trattare, permettendo il recupero della mobilità in tempi più o meno brevi. Tecnica spesso utilizzata è il thrust, che comporta l’utilizzo di forze ad alta velocità e ridotta ampiezza, per ripristinare in modo rapido la mobilità della struttura ossea e articolare, con conseguente liberazione dalle tensioni e dai dolori.
Fasciale
Le tecniche osteopatiche fasciali sono tecniche di rilascio e di manipolazione del corpo intero che mirano a diminuire la pressione sui muscoli e sulla fascia. La fascia è un tessuto connettivo che ricopre come una rete i muscoli di tutto il nostro corpo, i vasi sanguigni, le ossa, i nervi e sostiene gli organi. L’osteopatia si propone di rilasciare le tensioni che possono interessare questo tessuto connettivo denso ed elastico e che possono essere causa di difficoltà di movimento e di dolori, ad esempio alla schiena, alla testa, oppure di fibromialgia, artrite , di aderenze cicatriziali e di altro ancora.
Le tecniche che si utilizzano nell'approccio fasciale, ottengono molti risultati maggiormente in fase acuta, ovvero quando il paziente è impossibilitato a muovere l'articolazione coinvolta a causa del dolore (dolore alla spalla, dolore al ginocchio, dolore al collo, dolore alla caviglia ecc..)
Viscerale
Tra i visceri (stomaco, diaframma, fegato, intestino ecc..) e la struttura muscolo-scheletrica c'è una stretta relazione: un cattivo funzionamento della struttura ossea e in particolare della colonna vertebrale influenza i visceri e viceversa. Restrizioni a livello viscerale si riflettono dunque sulla postura: se un organo non può più muoversi in modo normale crea tensioni che gradualmente si riflettono sulla struttura portando a rigidità, impossibilità a mantenere la posizione eretta e a compiere certi movimenti.
L’osteopatia non punta a forzare il corpo al raggiungimento, impossibile per il paziente, di una postura ideale, ma ad aiutarlo a ristabilire la migliore mobilità viscerale possibile all’interno delle sue limitazioni. La disfunzione e la postura scorretta vengono arginate e di conseguenza il dolore e lo stress a cui il corpo è sottoposto si riducono. L'approccio viscerale si utilizza maggiormente in casi come: gastrite, colite, IBS (sindrome del colon irritabile), reflusso gastro-esofageo, stipsi, diarrea, gonfiore addominale, ovaio micro-policistico ecc..
Craniale
Le tecniche craniali agiscono sul movimento che riguarda le ossa del cranio e del sacro, nonché sul liquido che circonda il sistema nervoso centrale, mirando a ristabilire l’equilibrio nelle funzioni craniali e sacrali. Tutt’altro che invasiva, la manipolazione craniale è in grado di allentare tensioni e stress fisici che possono ostruire o interrompere il movimento cranico e di conseguenza il regolare funzionamento del nostro organismo. In definitiva ne trae beneficio tutta la vitalità del nostro organismo, inoltre, essendo una tecnica delicata, risulta adatta a tutte le età, dai neonati agli anziani alle donne in gravidanza.